martedì 18 maggio 2010

La Fondazione don Lorenzo Milani ricorda don Carlo Zaccaro

17/05/2010

La Fondazione don Lorenzo Milani ricorda don Carlo Zaccaro uomo della provvidenza che guardava all'oggi e al futuro

La morte di don Carlo Zaccaro rappresenta una grave perdita per la Firenze della solidarietà e dell'accoglienza.

Don Carlo non era solo testimone e protagonista di un'epoca straordinaria della Chiesa Fiorentina: la Chiesa di don Facibeni, del Cardinale Elia della Costa, di don Lorenzo Milani, di Padre Balducci, di Giorgio La Pira e di Fioretta Mazzei, ma era l'incarnazione di un uomo di Dio che sapeva rispondere ai bisogni quotidiani degli ultimi e, nel contempo, proiettarsi verso il futuro; sempre guidato dalla certezza che dove c'erano i poveri c'era una giustizia da affermare.

Negli ultimi anni aveva spostato il suo sguardo verso i più deboli dell'Albania, realizzando a Scutari una Casa di Accoglienza per ragazzi in difficoltà e un presidio sanitario per quanti erano ai margini della societ&agrave.

Don Carlo era socio fondatore della Fondazione Don Lorenzo Milani e fu felice di promuovere insieme al Presidente della Fondazione Michele Gesualdi una serie di incontri a Tirana e Scutari per far conoscere il pensiero e l'opera del Priore di Barbiana.

Al termine di questi incontri fu dato vita all'Associazione Albanese I CARE con lo scopo di sostenere i giovani in difficoltà scolastica.

Grazie a don Carlo e all'Opera Madonnina del Grappa la scuola di Barbiana e don Lorenzo Milani parlano anche alle Barbiane di oggi in Albania.

La Fondazione Don Lorenzo Milani

Don Lorenzo parla in albanese

Durante la sua seconda visita in Albania, dopo aver visitato le zone di Shllak e Koman,

Michelle Gesualdi, Presidente della Fondazione don Lorenzo Milani, inaugura a Scutari la

nascita della nuova Associazione Albanese -I CARE-.

Sono un gruppo di giovani albanesi che ispirati al pensiero milaniano, attraverso "I care"

intendono dedicarsi ai più svantaggiati, ai più umili, ai più poveri delle zone del nord

Albania. Anche se e' un associazione nuova, -I CARE- ha alle sue spalle una storia ricca di

incontri,di scambi e di amore reciproco.

Tutto inizia nei primi anni 90' quando l'Associazione -Madonnina del Grappa" di Firenze

apre le prime case - famiglia nella città di Scutari in Albania ospitando ragazze orfani

e diversamente abili. Da sempre, il Presidente della Madonnina del Grappa per l'Albania,

don Carlo Zaccaro affianca i giovani nella ricerca di una grande verit&agrave. Invita i giovani ad

essere protagonisti nella vita attraverso iniziative concrete.

Grazie a Don Carlo alcuni giovani hanno la possibilità per la prima volta di leggere alcuni

scritti di Don Milani. Non si può commentare l'effetto che fanno. Presto ci si accorge di

quante Barbiane esistono in Albania. Per molti giovani la scuola rimane un lusso,

perchè vengono bocciati, perchè ci vogliono km per raggiungerla e spesso perchè la scuola

non ha il tempo e la pazienza per aspettare chi e' più lento. C'è' sempre un programma

ministeriale da rispettare e nessuno conta quanti rimangono per strada, ma sono tanti.

Nel mese di settembre di quest'anno un gruppo di giovani era ospite a Firenze dell'opera

Madonnina del Grappa. Le visite a Firenze e soprattutto a Barbiana hanno dato la possibilità

ai giovani di conoscere da vicino quella realtà particolare. Davanti al santo scolaro, si pensa

al vero senso della parola, di quella parola che rende uguali.

Nei diversi incontri organizzati a Scutari, parlando dell'opera di Don Milani e di Barbiana,

Michelle Gesualdi diceva: -Davanti al pensiero di Don Milani, si può apprezzarlo oppure si può anche non condividerlo, si può addirittura odiarlo ma non si può mai rimanere indifferenti-.

Affianco ai giovani albanese, a sostenere la nascita di -I CARE- sono anche alcuni parroci

ed anche il Difensore civico della Regione di Scutari l'avvocato Alfred Kocobashi.

La missione di -I CARE- e' quella di sostenere gli ultimi. Le prime attività intraprese sono

concentrate sulla scuola. Inoltre l'associazione -I CARE- avrà anche il compito di gestire

per fini sociali un bar - ristorante che servirà come centro culturale di aggregazione dei giovani.

Presso questo centro si svolgeranno attività culturali, corsi di formazione, c'è' anche una biblioteca.

Le prime attività consistono nel sostenere giovani, soprattutto quelli provenienti da

situazione di emarginazione, a recuperare gli studi e riuscire ad avere il Diploma della scuola media superiore.

Corriere Fiorentino 18/05/2010




Bagno di Romagna: cordoglio dell'Amministrazine comunale per la morte di don Carlo Zaccaro

* 18 maggio 2010 - 9.57 (Ultima Modifica: 18 maggio 2010)

L'amministrazione comunale di Bagno di Romagna partecipa al lutto per la scomparsa di don Carlo Zaccaro, figura di primo rilievo dell'opera Madonnina del Grappa di Firenze e prosecutore del grande impegno espresso da don Giulio Facibeni.


Nel 2006 il consiglio comunale gli aveva attribuito, all'unanimità, la cittadinanza onoraria.

Una delegazione del Comune, col gonfalone, guidata dal vicesindaco Liviana Zanetti, parteciperà alle esequie, che si terranno domani, martedì 18 maggio alle 15,30 nella chiesa dell'Immacolata a Montughi. La messa funebre sarà celebrata dall'arcivescovo di Firenze mons. Giuseppe Betori.

"L'Opera Madonnina del Grappa ha fatto tantissimo per la gente del nostro Comune - afferma il sindaco Lorenzo Spignoli -. Nell'immediato dopoguerra, e poi ancora negli anni '50, '60 e '70 ha accolto presso di sé una larghissima schiera di giovani di queste nostre zone, ospitandoli, facendo in modo che potessero studiare, aiutando poi anche molti di loro a trovare lavoro. In grandissima parte si trattava di ragazzi bisognosi e meritevoli, che in altro modo non avrebbero potuto frequentare scuole superiori e università. Possiamo affermare addirittura che una quota consistente della nostra classe dirigente si è formata presso l'Opera Madonnina del Grappa. Abbiamo intenzione di convocare prossimamente un incontro pubblico appositamente dedicato a ricordare la grande figura di don Carlo, chiamando a testimoniare, per primi, i suoi allievi."

Saranno davvero tanti, infatti gli ex allievi che da questo comune (così come da Santa Sofia, Galeata e altri comuni appenninici) andranno a rendere a don Carlo l'ultimo saluto. Tanti quanti, negli ultimi anni lo avevano più volte accolto e festeggiato in occasione delle sue visite. Si ricordano in particolare gli incontri presso il santuario di Corzano e una affollatissima conferenza presso il Centro Sociale di Iniziative Cultura.


Laureato in Giurisprudenza, con una specializzazione in diritto agrario, nella Fuci (universitari cattolici) strinse amicizia con personaggi di assoluto rilievo come don Franco Costa, don Emilio Guano, Giulio Andreotti, Aldo ed Alfredo Carlo Moro, Francesco Cossiga. Dopo l'8 settembre '45 aderì al Gruppo di Radio Cora. Tramite don Raffaele Bensi, il cui gruppo frequentava si avvicinò alla Madonnina del Grappa, e nel 1946 entrò a farne parte, diventando uno dei collaboratori di don Giulio Facibeni. Nel 1955 venne ordinato sacerdote, pochi anni prima della morte del Fondatore. Don Carlo Zaccaro, insieme ad altri sacerdoti, ne proseguì l'Opera, seguendo la formazione dei giovani, dando vita alla Scuola Professionale della Madonnina del Grappa, e sviluppando l'attività caritativa in tanti settori, dai bambini agli anziani, dagli stranieri ai carcerati. Fu anche molto vicino a Giorgio La Pira, Pino Arpioni e a Fioretta Mazzei. Nel 1992, su indicazione delle Suore di Madre Teresa di Calcutta, fece visita in Albania a un orfanotrofio e rimase scioccato dell'abbandono e dalla sporcizia in cui erano tenuti i bambini, per lo più celebrolesi. Costruì ed arredò un moderno edificio con un efficiente ambulatorio. Fu l'inizio di un'attività molto intensa a favore dei più poveri e indifesi in quel paese. L'Albania, dal canto suo, come riconoscimento per quanto don Carlo ha fatto per loro lo ha insignito della Cittadinanze onoraria della Città di Scutari.

Don Carlo aveva 88 anni.

Forlì, il cordoglio dell'assessore Drei per la scomparsa di Don Carlo Zaccaro

* 18 maggio 2010 - 9.27

Nell'ambito delle attività portate avanti dall'Assessorato alle politiche di Welfare, il Comune di Forlì ha collaborato per anni con Don Carlo Zaccaro, apprezzando il grande valore delle attività di sostegno ai ragazzi e alle ragazze orfani o abbandonati gestite dall'Opera Madonnina del Grappa nel nostro territorio e a Scutari, nel nord dell'Albania.


La sua profonda umanità e la sua dedizione sono emerse in questo impegno di solidarietà internazionale che il Comune di Forlì, in collaborazione con l'Ausl di Forlì e la Provincia di Forlì-Cesena, svolge in Albania, in luoghi di povertà e di emigrazione, con il sostegno alla crescita e l'inserimento in case famiglia o in piccole comunità di ragazze e ragazzi abbandonati. Nel farmi interprete dell'intera Amministrazione comunale, ho espresso i sentimenti di cordoglio e partecipazione all'Opera Madonnina del Grappa, certo che la missione di Don Zaccaro proseguirà in futuro, continuando ad avere nel Suo esempio un saldo punto di riferimento.

Davide Drei
Assessore al Welfare del Comune di Forlì

lunedì 17 maggio 2010

necrologi 18/05/2010

CARLO e MARIA CASINI con MARINA, FRANCESCO, DONATELLA, MARCO e con BENEDETTA e DONATO ricordano l’amicizia gioiosa, l’amore instancabile per i poveri, l’intelligenza inesausta di

DON

Carlo Zaccaro

che è andato ad attenderci nella casa del Padre lasciandoci la testimonianza di un sacerdozio rivelatore del volto glorioso della Chiesa.

Firenze, 18 Maggio 2010.

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ANNA, SILVIA, RITA MESSERI ricordano

DON

Carlo Zaccaro

con affetto e gratitudine.

Firenze, 18 Maggio 2010.

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Al sacerdote

DON

Carlo Zaccaro

con affetto e riconoscenza. FRANCO MUNZ e famiglia

Firenze, 18 Maggio 2010.

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ELISA e ETTORE BERNABEI insieme ai loro figli partecipano al lutto di tutta la famiglia dell’Opera Madonnina del Grappa per la dipartita di

DON

Carlo Zaccaro

e formulano preghiere per la sua anima eletta.

Roma, 18 Maggio 2010.

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La partecipazione dell'Ateneo fiorentino alla sua opera in Albania

Scomparsa di don Carlo Zaccaro
La partecipazione dell'Ateneo fiorentino alla sua opera in Albania

Sabato 15 maggio scorso è scomparso don Carlo Zaccaro, sacerdote dell'Opera della Divina Provvidenza "Madonnina del Grappa" e responsabile della Missione Albania di Scutari.

L'Ateneo ha aderito alla sua proposta di istituire presso l'Università di Scutari un Corso di laurea in Fisioterapia, iniziativa particolarmente significativa in un Paese in cui la professione del fisioterapista non esisteva. Questa proposta formativa ha, quindi, colmato una grave lacuna del sistema sanitario e universitario albanese.

Con l'anno accademico 2007/2008 ha avuto inizio il Progetto di Cooperazione Internazionale "Formazione di Fisioterapisti Albanesi nella regione di Scutari", finanziato dall'Assessorato alla Sanità della Regione Toscana; a questa iniziativa hanno partecipato, oltre alla Madonnina del Grappa, l'Ateneo fiorentino e l'Università di Scutari.

"Don Carlo Zaccaro, prosecutore dell'opera di Don Facibeni e nel profondo rispetto della sua vocazione missionaria e di carità - ha ricordato Giulio Masotti, delegato della Facoltà di Medicina e Chirurgia per i rapporti con l'Università di Scutari - ha fortemente voluto che presso la struttura albanese dell'Opera "Madonnina del Grappa" fossero gratuitamente ospitati come convittori gli studenti in condizioni socio-economiche disagiate, senza alcuna distinzione di credo religioso, in armonia con il suo profondo spirito ecumenico. L'Ateneo Fiorentino - ha continuato Masotti - esprime ai sacerdoti e alla comunità della "Madonnina del Grappa" il profondo cordoglio per la scomparsa di Don Zaccaro e, nel suo nome, prosegue con rafforzata convinzione la propria partecipazione al nobile progetto da lui voluto".
notizia 17/05/2010
http://www.unifi.it/mod-MDNotizie-master-action-view-bid-2665.html

La Nazione 17/05/2010

La Nazione
lunedì 17 maggio 2010

Il sogno di don Zaccaro porta la firma di Firenze Aprire una facoltà di Medicina in Albania

L’ultima intervista che don Carlo Zaccaro avrebbe voluto rilasciare, non più tardi di un mese fa, avrebbe parlato di un sogno che stava per realizzare, una facoltà di Medicina a Scutari, con clinica ospedaliera annessa. Un’appendice alla filiale della Madonnina del Grappa (di cui era presidente) che dagli anni ’90 è casa-famiglia, è scuola, è ambulatori di fisioterapia e microchirurgia ed è l’unico centro all’avanguardia di chirurgia pediatrica del Paese. L’ultima sua intervista, appesa a un appuntamento che non ha avuto tempo di confemare, è rimasta nel libro dei sogni. Ma il suo sogno, quello no, ha ancora la possibilità di trasformarsi in realtà. Almeno finché esistono persone che possono continuare la sua opera, all’interno e fuori della Madonnina.
Era, ed è, un progetto ambizioso, il suo, ma don Carlo non si lasciava scoraggiare perché credeva nell’importanza di educare una classe medica sul posto, dandogli insegnamenti, posti di lavoro e mezzi. E con lui ci credeva il professor Giulio Masotti, che ne ha seguito l’evolversi per conto dell’Università di Firenze.
Per don Carlo “lamerica”, quella senza apostrofo che raccontò Amelio, non era in Italia, ma stava lì, nel Paese delle Aquile, dove il lavoro manca, ma ce ne sarebbe anche tanto da fare.
E la clinica ospedaliera, per curare quei bambini di cui voleva proteggere il futuro, è un passo fondamentale, l’opportunità di costruire la nuova dirigenza e un contributo necessario per raggiungere gli obiettivi che l’Albania si è data in nome degli “acquis” comunitari richiesti dall’Ue. E’ un qualcosa per cui bisogna lottare e continuare «a sperare contro ogni speranza», com’egli stesso scrisse in dedica su un libro che racconta la vita di don Facibeni.
L’intervista che don Carlo non ha avuto il tempo di rilasciare parlava dei suoi viaggi in Albania, delle personalità che vi riusciva a portare e di quelle che lì incontrava, a partire dal premier Sali Berisha. Personalità, al di qua e al di là dell’Adriatico, che lavoravano per uno stesso identico sogno, quello di preparare l’Albania ad entrare nell’Europa a testa alta.

Oggi la salma di don Carlo sarà esposta alla Madonnina (via delle Panche 28), mentre i funerali si celebreranno domani alle 15,30 nella Chiesa dell’Immacolata (via Fabroni). Cordoglio è stato espresso, oltre che da Renzi e Chiti, dal Governatore Rossi: «Ci mancherà molto, ma ci resteranno le sue opere concrete», ha detto. «Era l’uomo più generoso che abbia conosciuto — scrive Rodolfo Doni —. Posso citare due occasioni: quando mi volle portare in Albania per tenere una lezione e quando facemmo la rivista “Punti di riferimento”. In entrambi i casi disse: “Venderò un tavolo per sopperire alla spesa”. Era così, spendeva sempre di tasca sua».
Provincia di Firenze
DON ZACCARO: "UNO SPIRITO GIOVANE A SERVIZIO DEI POVERI"
"Una bella figura di testimone della storia ecclesiale e civile"
"Un grande testimone della storia ecclesiale e civile": così il Presidente del Consiglio provinciale ricorda don Carlo Zaccaro, prete della Madonnina del Grappa fondata a Firenze da don Facibeni, scomparso ieri. "Don Carlo - osserva Ermini - ha mantenuto lo spirito giovane, uno spirito di servizio evangelico che lo ho portato dalle strade di Firenze a quelle dell'Albania a operare per la crescita umana dei più poveri".
17/05/2010 16:09
Provincia di Firenze

Il cordoglio di Rossi per la scomparsa di don Zaccaro

ISTITUZIONI
Il ricordo del presidente della Regione della figura del sacerdote toscano
Il cordoglio di Rossi per la scomparsa di don Zaccaro
Ci resteranno la sua cultura e il suo impegno al servizio dei più poveri



di Tiziano Carradori
Firenze «E' scomparso un grande sacerdote toscano. Mi unisco al cordoglio per la perdita di don Carlo Zaccaro, una delle figure più rappresentative e signficative di una chiesa capace di stare sempre accanto ai più poveri e ai più indifesi».
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ricorda così il sacerdote nato a Montemurlo e scomparso sabato pomeriggio a Firenze, a 88 anni.
«Uomo di raffinata cultura – prosegue Enrico Rossi – giurista e docente universitario, ha proseguito l'opera di don Giulio Facibeni continuando a tenere viva l'esperienza della Madonnina del Grappa e dando vita ad un'efficace missione in Albania dove ha fatto nascere una casa famiglia per bambini cerebrolesi e altre strutture sanitarie. Se n'è andato con discrezione, co me aveva vissuto e ci mancherà molto come mancherà a tutti i toscani. Ci resteranno le sue opere concrete ma anche il suo esempio e il suo impegno religioso e civile al servizio degli altri. Una testimonianza di fede e di dedizione sociale che, ne sono certo, altri sapranno raccogliere e portare avanti come lui stesso ha saputo fare dopo la scomparsa di don Facibeni».

http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/sezioni/istituzioni/regione/visualizza_asset.html_1805712330.html

DON ZACCARO, BARDUCCI: "LA SUA VITA E' STATA TESTIMONIANZA CONCRETA A FAVORE DEGLI ULTIMI"

DON ZACCARO, BARDUCCI: "LA SUA VITA E’ STATA TESTIMONIANZA CONCRETA A FAVORE DEGLI ULTIMI”

Il saluto commosso del Presidente della Provincia di Firenze

“Ci sono persone capaci più di altre di parlare al cuore della gente, che ne percepiscono la sincerità e l’umiltà. Don Zaccaro era uno di questi”. Con queste parole il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci ha ricordato don Carlo Zaccaro, prete della Madonnina del Grappa fondata a Firenze da don Facibeni. Prosegue Barducci: “La sua vita è stata testimonianza concreta a favore degli ultimi, siano essi malati, orfani, stranieri o carcerati”.

“Un esempio di solidarietà, fonte di ispirazione per tutti noi che ci troviamo, ora più che mai, a rinnovare il nostro sostegno all'opera della Madonnina del Grappa ed a tutti i collaboratori e ai ragazzi che sentiranno fortemente la sua mancanza”.
Chiesa-morto Don Zaccaro: Chiti, "Sua opera un segno per Firenze"
''La scomparsa di don Carlo Zaccaro colpisce tutti noi. La sua testimonianza e' stata per la Chiesa e per la città di Firenze, un segno limpido di impegno religioso, civile e culturale. La sua azione instancabile al servizio dei piu' deboli e sulle orme di don Facibeni, un esempio luminoso''.

Cosi' il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti alla notizia della morte a Firenze di don Carlo Zaccaro.

Santa Messa per i 10 anni dalla morte di don Carlo Zaccaro

22 Maggio alle ore 18 nella Chiesa di San Michelino Visdomini in via dei Servi a Firenze. Santa Messa per i 10 anni dalla morte di don Car...