Don Carlo Zaccaro ha lavorato per anni con quest'obiettivo e pochi giorni fa si sono laureati i primi 16 ragazzi albanesi grazie anche all'ateneo fiorentino
Il 21 ottobre 2010 sono stati consegnati, con una cerimonia solenne svoltasi nella Biblioteca Centrale dell’Università di Scutari, in Albania, i primi 16 diplomi di laurea in Fisioterapia conseguiti presso un’Università dello stato albanese.
Questo solenne momento è stato la prima tappa significativa ed importante di un processo iniziato almeno nel 2002, quando Don Carlo Zaccaro, dell’Opera Madonnina del Grappa della Divina Provvidenza di Firenze, espresse chiaramente il desiderio forte di far istituire un Corso di laurea in Fisioterapia presso l’Università degli Studi di Scutari, considerando la assoluta necessità di tale figura professionale per i molti pazienti, specialmente bambini, che necessitavano di una riabilitazione.
Con tale intento chiese al prof. Giuseppe Gandolfo, ordinario dell’Università La Sapienza di Roma, di accompagnarlo in una visita alla “Scuola per Infermieri Elena Gjiga”, presso Elbasan, conosciuta per la sua serietà nella formazione di giovani infermieri albanesi.
Don Carlo Zaccaro e il prof. Gandolfo visitarono questa struttura, sostenuta dalla Suore della Carità di S. Giovanna Antida, con le quali iniziarono un lungo percorso di condivisone, che ha portato il prof. Gandolfo ed altri docenti italiani a collaborare a questa Scuola, divenuta successivamente un Polo distaccato dell’Università “Madonna del Buon Consiglio”, e quindi sede di un Corso di laurea in Infermeria.
In quei primi anni, con queste esperienze, e con tanti incontri a livello diplomatico ed universitario, Don Zaccaro ha cercato ogni via possibile per attivare il Corso di Laurea in Fisioterapia, impegnando l’Opera di Firenze a costruire una struttura capace di permettere l’attività didattica frontale e di tirocinio pratico, nonché un convitto per ospitare le giovani studentesse del Corso, non residenti a Scutari.
Nel 2006, egli invitò il prof. Gandolfo a preparare un progetto da presentare, come Opera Madonnina del Grappa, alla Regione Toscana per l’attivazione del Corso di laurea a Scutari, con la piena collaborazione dell’Università di Firenze.
Il prof. Gianfranco Gensini, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze, aderì al progetto, che venne approvato dalla Regione Toscana e che permise l’attivazione del Corso di laurea in Fisioterapia.
A tale scopo il prof. Giulio Masotti, Presidente del Corso di Laurea in Fisioterapia presso l’Università di Firenze, venne designato quale Rappresentante della Facoltà di Medicina dell’Università di Firenze per i rapporti con l’Università di Scutari e Coordinatore del nuovo corso di laurea.
In questa prima fase, il prof. Masotti, il prof. Gandolfo, il Dr. Baccini, fisioterapista docente presso il Corso di laurea in Fisioterapia dell’Università di Firenze, e la sig.ra Rossella Del Bianco, Segretaria Didattica del Corso di laurea in Fisioterapia dell’Università di Firenze, iniziarono, con il continuo sostegno di Don Carlo Zaccaro, gli incontri con le autorità accademiche dell’Università di Scutari, in particolare con il prof. Hoti, Rettore della stessa Università.
Tutto questo lavoro preparatorio ha permesso, nell’anno accademico 2007-2008, di iniziare il primo anno del nuovo Corso di Laurea in Fisioterapia. Alla sua realizzazione hanno partecipato, come docenti, personale dell’Università di Firenze e di altre Università italiane, personale del Servizio Sanitario Nazionale di Firenze e di Forlì, nonché personale docente albanese.
I giovani hanno frequentato sia la sede realizzata e messa a disposizione dall’Opera Madonnina del Grappa, sia la sede del Dipartimento delle Professioni Sanitarie dell’Università di Scutari. In questi anni, ogni anno è iniziato un nuovo Corso, e così nell’anno accademico 2009-2010 tutti e tre gli anni, I-II.-III, erano contemporaneamente attivi.
Nello stesso tempo, fin dall’inizio è stato attivato il Convitto, che ospita 16-18 giovani non residenti a Scutari, seguite da Suor Dukata Radoja, docente del Corso e che, in modo particolare, cura i rapporti tra i docenti albanesi e i docenti italiani.
Alla fine del 3° anno i giovani quest’anno si sono recati, per un mese, in Italia, presso le strutture di Fisioterapia dell’Università di Firenze, ospiti dell’Opera Madonnina del Grappa, sia a Forlì, dove il Dr. Germano Pestelli, docente del Corso, ha messo a disposizione le strutture di fisioterapia di cui è responsabile, per questa esperienza italiana dei giovani laureandi.
La preparazione delle tesi è stata resa possibile anche grazie alla creazione, nell’ambito della struttura didattica dell’Opera Madonnina del Grappa, di un’aula informatica, dalla quale, grazie alla collaborazione con l’Università di Firenze e alla preziosa esperienza del prof. Di Bari, è possibile collegarsi con tutte le principali riviste di medicina e di fisioterapia.
I giovani hanno preparato delle tesi aventi tutte uno scopo ben preciso: rendere disponibile in lingua albanese una serie di scale di valutazione clinica, ampiamente diffuse ed utilizzate in tutto il mondo, per un’accurata diagnosi, e una precisa valutazione del decorso dei pazienti sottoposti a trattamento fisioterapico. Pertanto, mediante il sistema della doppia traduzione (dalla lingua originale, italiano o inglese in albanese, e dall’albanese nella lingua originale), controllata alla fine da esperti, si sono attenute versioni validate delle principali scale di valutazione fisioterapica, per le più frequenti patologie, come l’ictus, le paralisi cerebrali infantili, il morbo di Parkinson ed altre ancora.
Quando tutte le tesi saranno completate, sarà disponibile, per i medici e i fisioterapisti albanesi, questo unico testo, indispensabile mezzo di valutazione dei pazienti da trattare con la fisioterapia.
Alla solenne proclamazione dei primi laureati in Fisioterapia di un’Università statale albanese hanno partecipato diverse personalità, quali il prof. Tesi, Rettore dell’Università di Firenze, il prof. Gensini, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze, il, prof. Dott. Artan Haxhi, Rettore dell’Università di Scutari, il, Decano della Facoltà di Scienze dell’Università di Scutari Prof. Dott. Adem BEKTESHI (a cui appartiene il Dipartimento delle Professioni Sanitarie), il Vice-Ministro per l’Istruzione del Governo Albanese, il prof. Hoti, già Rettore dell’Università di Scutari, il prof. Colombi, Presidente della Regione di Scutari, Don Corso Guicciardini Corsi Salviati, Presidente dell’Opera Madonnina del Grappa della Divina Provvidenza, il Vice-Ministro Dr. De Luigi dell’Ambasciata Italiana in Albania, il prof. Di Bari, in rappresentanza del prof. Masotti, assente per motivi familiari, diversi docenti italiani ed albanesi del Corso di Laurea in Fisioterapia.
Tutti hanno ricordato l’esempio di Don Carlo Zaccaro, la sua lungimiranza nell’ideare questo progetto e la sua perseveranza nel volerlo realizzare, non ostante tutte le possibili difficoltà. E’ stata sottolineata dalle autorità accademiche italiane ed albanesi l’importanza di questa nuova figura professionale in Albania, l’attiva partecipazione dei giovani laureati al corso di laurea, all’apprendimento della lingua italiana, alla partecipazione del periodo di tirocinio in Italia, alla elaborazione delle tesi.
Il raggiungimento di questo importante traguardo costituisce soltanto una prima tappa di un processo formativo ed assistenziale che, grazie alla collaborazione tra l’Opera Madonnina del Grappa di Firenze, l’Università di Firenze e la Regione Toscana, può portare ulteriori frutti, proseguendo il processo di formazione di questi nuovi giovani laureati, la loro preparazione a livello assistenziale e a livello universitario, e il potenziamento di strutture fisioterapiche già esistenti a Scutari o nei villaggi vicini, ma che necessitano di un potenziamento delle attrezzature e del personale dedicato.
E’ pertanto indispensabile che tutti coloro che possono contribuire a tale importante progetto formativo ed assistenziale diano il loro sostegno, che, per quanto piccolo, costituisce “quella goccia senza la quale l’oceano sarebbe più povero” (Madre Teresa di Calcutta).